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Manutenzione
delle lenti sclerali
APPLICATION TECHNIQUES
Una corretta manutenzione delle lenti sclerali prima della loro applicazione e rimozione è cruciale per evitare complicanze e infezioni oculari. È importante sottolineare che quando si parla di manutenzione di lenti sclerali s’intende anche la corretta igiene del contenitore e degli accessori utili per l’applicazione e la rimozione delle lenti sclerali che è ugualmente fondamentale perché i microrganismi presenti sul contenitore e sulle ventosine possono trasferirsi sulle lenti causando una contaminazione.
I- Applicazione delle lenti sclerali:
1- Risciacquo
Prendere la lente sclerale dal contenitore dove erano posti per la conservazione notturna e risciacquarla abbondantemente con la soluzione salina priva di conservanti. Risciacquare la lente sclerale prima dell'applicazione è fondamentale per rimuovere gli agenti chimici presenti nella soluzione conservante in cui le lenti erano posti durante la notte e quindi per prevenire l'irritazione e la tossicità chimica della cornea [1,2].
2- Riempimento della lente
Riempire la lente con soluzione salina sterile priva di conservanti finchè la soluzione non appaia convessa sulla lente (Figura 1). La soluzione deve essere piva di conservanti poiché questa sarà a contatto con i tessuti oculari per tutto il tempo di porto delle lenti. Il contatto prolungato con una soluzione contenente conservanti comprometterà i tessuti corneali [1,2]. Nei casi in cui delle bolle d’aria o la presenza di detriti persistono nel serbatoio è necessario usare una soluzione più viscosa, come ad esempio alcuni sostituti lacrimali. Ad ogni caso le soluzioni per il riempimento delle lenti sclerali devono essere esclusivamente privi di conservanti.
II- Dopo l’applicazione delle lenti
Contenitore:
La corretta manutenzione del contenitore, che serve alla conservazione delle lenti, è fondamentale per ridurre al minimo o prevenire la sua contaminazione. Il contenitore deve essere pulito strofinandolo, risciacquato e asciugato con un tessuto dopo ogni utilizzo. Diversi studi hanno dimostrato l'efficacia dello sfregamento e della pulizia del contenitore con un panno pulito per ridurre la formazione di biofilm che è responsabile dell’insorgenza di infezioni oculari e cheratite microbica [3-6].
1- Pulizia e risciacquo del contenitore
I contenitori delle lenti devono essere puliti strofinandoli per staccare i microrganismi dalle superfici. È consigliabile l’uso di una soluzione detergente contenente alcool isopropilico combinato con un tensioattivo, la stessa soluzione utilizzata per le lenti a contatto rigide. Il risciacquo dei contenitori con la soluzione salina permette la totale eliminazione dei residui (microrganismi e agenti chimici).
2- Asciugare il contenitore con un tessuto pulito
Asciugare il contenitore dopo il risciacquo è fondamentale. Tutte le soluzioni utilizzate per la manutenzione delle lenti a contatto sono isotonici* contenenti un piccolo numero di sali disciolti. Lasciare asciugare all’aria i contenitori senza asciugarli con un fazzoletto pulito porterà all'evaporazione delle parti liquide della soluzione mentre i sali rimarranno attaccati alle superfici dell'involucro (Figura 2). La sera, la nuova soluzione isotonica che viene versata nel contenitore per la conservazione nella custodia verrà miscelata con i sali rimasti sulle superfici, aumentando la quantità totale di sali nella soluzione, trasformando la nuova soluzione da isotonica a ipertonica. Una soluzione ipertonica può favorire la sopravvivenza dello Staphylococcus aureus [7]. Inoltre, lo sfregamento mentre si asciuga il contenitore rimuove il biofilm.
Dopo aver asciugato il contenitore, richiuderlo e tenerlo in un luogo asciutto e pulito.
Accessori (ventosine):
Anche gli accessori per l'applicazione e la rimozione delle lenti sclerali devono essere puliti strofinandoli, risciacquati e asciugati con un panno dopo ogni utilizzo. La pulizia di questi accessori è fondamentale perché i microrganismi possono trasferirsi sulle lenti a contatto causando contaminazione e infezioni oculari.
1- Pulizia e risciacquo degli accessori
Per la pulizia è possibile utilizzare una soluzione disinfettante o detergente indicata per le lenti a contatto rigide. In alternativa, è possibile pulire gli accessori con dell’alcool etilico o salviette imbevute di alcool.
2- Asciugare gli accessori con un tessuto pulito
Dopo la pulizia è cruciale asciugare l’accessorio con un panno pulito (Figura 3). Ricordiamo che gli ambienti umidi favoriscono la crescita e proliferazione di microrganismi.Dopo la pulizia e l’asciugatura rimettere gli accessori nel proprio contenitore e posizionalo in un luogo asciutto e pulito.
III- Rimozione delle lenti
1- Pulizia delle lenti con una soluzione detergente
Le lenti sclerali devono essere pulite prima della conservazione notturna per rimuovere microbi, detriti (inclusi lipidi e proteine del film lacrimale), cosmetici e creme che possono aderire alle superfici delle lenti durante il porto. Questa procedura rende più efficace la disinfezione delle lenti. È necessario pulire le lenti sfregandole nel palmo della la mano o tra il pollice e l'indice per un minimo di 15 secondi con una soluzione detergente indicata dallo specialista.
2- Risciacquo delle lenti
Dopo lo sfregamento che permette il distacco dei vari depositi e microrganismi dalle superficie è essenziale risciacquare le lenti con una soluzione salina per la rimozione di questi residui, dei detriti che si accumulano durante il giorno e degli agenti chimici presenti nella soluzione detergente.
Queste due procedure sono essenziali per prevenire il trasferimento di microrganismi dalle lenti alle custodie e dalle custodie alle lenti, e quindi per evitare infezioni oculari e per migliorare il processo di disinfezione.
3- Disinfezione e conservazione delle lenti
Le lenti sclerali devono essere conservate in una soluzione che permette la loro disinfezione. È stato riportato che la soluzione di perossido di idrogeno al 3% neutralizzata con un catalizzatore metallico è il sistema più efficace per ridurre al minimo la contaminazione [8]. Questo sistema di disinfezione è attivo con tutti i microrganismi patogeni inclusi batteri gram-positivi e gram-negativi, micro-batteri, funghi, virus lipofili, virus idrofili e spore [9]. Le lenti non devono essere conservate nel perossido di idrogeno per più di una notte poiché il processo di neutralizzazione con il disco catalitico di platino scompone il perossido di idrogeno in una soluzione salina, che non fornisce un processo di disinfezione continuo. Tuttavia, il massimo periodo di conservazione nella stessa soluzione dipende dal tipo di perossido di idrogeno utilizzato e dalle indicazioni del produttore. Il tempo di conservazione in alcune soluzioni a base di perossido di idrogeno potrebbe durare fino a una settimana e altre fino a 14 giorni [9]. Comunque questo limite è molto marginale con le lenti sclerali poiché i pazienti di lenti sclerali necessitano delle loro lenti ogni giorno, dopo averle conservate per un massimo di una notte nella soluzione disinfettante. Un altro limite di questa soluzione è il piccolo cestello fornito nella confezione. Sono disponibili altri contenitori che sono discussi nella sezione “Vari contenitori disponibili per conservare le lenti sclerali”. Inoltre la compliance (il rispetto delle indicazioni fornite) con il perossido di idrogeno è elevata perché l'uso di questa soluzione è semplice e facile da fare o da capire. Questo è stato confermato da uno studio che ha dimostrato che solo il 37% dei portatori che utilizzano soluzioni uniche hanno seguito le istruzioni fornite dallo specialista, mentre 100% dei pazienti che utilizzano il perossido di idrogeno con il disco catalitico di platino ha rispettato le raccomandazioni del professionista [10].
Può capitare che i portatori di lenti sclerali abbiano la necessità di rimuovere le lenti durante la giornata e riapplicarle dopo poco tempo. L’uso del perossido d’idrogeno non è indicato in questi casi poiché necessita di un minimo di tempo per la neutralizzazione della soluzione stessa. Per queste occasioni è consigliabile l’uso di una soluzione unica o una soluzione conservante indicati per lenti a contatto rigide. È opportuno consultare il proprio specialista per individuare la soluzione più idonea in queste circostanze.
4- Soluzioni supplementari da usare settimanalmente o mensilmente
L’uso di un detergente settimanale, che ha un’azione più forte di un detergente quotidiano, è consigliato per rimuovere le proteine e altri depositi dalla superficie della lente. La superficie posteriore della lente sclerale ha una forma concava che la rende più difficile da pulire e strofinare adeguatamente. Quindi con il tempo i depositi si accumulano sulla superficie posteriore causando irritazione e riduzione del tempo di porto. L'uso settimanale di un detergente enzimatico aiuta ad eliminare i depositi non facilmente rimuovibili con detergenti quotidiani.
Alcune soluzioni come Progent® (www.menicon.com) consentono un’efficace rimozione delle proteine immergendo la lente sclerale per 30 minuti in una miscela di due soluzioni: (A) ipoclorito di sodio e (B) bromuro di potassio. Inoltre, a causa della sua efficacia antivirale e attività antibatterica, antifungina [11] e anti-acanthamoeba [12] questa miscela di soluzioni può essere indicata per una disinfezione forte e rapida in 5 minuti, eliminando i microrganismi responsabili della contaminazione della lente [13]. La conservazione per più di 30 minuti in questa combinazione di soluzioni può scolorire lenti a contatto. Le lenti sclerali devono essere risciacquate dopo il trattamento con una soluzione salina sterile non conservata. È consigliabile usare questa combinazione di soluzione una volta ogni 15 giorni o ogni mese, dipendentemente dalle condizioni oculari del portatore. Il contenitore di Progent® è progettato per lenti a contatto corneali. La rotazione di uno dei porta lenti, o di entrambi i porta lenti, nella custodia fornita, ne consentirà l'uso per la maggior parte delle lenti sclerali, fino a 18,00 mm di diametro (Figura 4).
I detergenti settimanali devono essere utilizzati con cautela in quanto potrebbero danneggiare o rimuovere i trattamenti superficiali delle lenti sclerali.
Figura 1: Riempimento della lente sclerale fino a fare apparire la soluzione salina priva di conservanti convessa sopra la lente.
Figura 2: Residui di sali rimasti nel fondo del contenitore dopo l'evaporazione
della parte liquida della soluzione.
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Figura 3: Pulire le ventosine e asciugarli con un panno pulito.
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B
C
A
Figura 4: Il contenitore di Progent® è progettato per lenti a contatto corneali (A). Ruotando un supporto (B) o entrambi i supporti (C) ne permetterò l'uso per le lenti sclerali di grandi diametri.
IV- Frequenza della sostituzione dei contenitori delle lenti sclerali e degli accessori
Una sostituzione del contenitore ogni due settimane riduce significativamente l'incidenza della contaminazione microbica [14]. Al giorno d'oggi, la maggior parte delle soluzioni include un nuovo contenitore nella confezione che consente ai portatori di sostituire il contenitore ogni 4-6 settimane. Pertanto, è consigliabile sostituire il contenitore al massimo ogni volta che viene utilizzata una nuova soluzione.
Per quanto riguarda gli accessori per l'applicazione e la rimozione delle lenti, è consigliata una loro sostituzione ogni 6 mesi oppure ogni volta che l'accessorio è rotto o i suoi bordi diventano irregolari. In questi casi l'accessorio potrebbe non fornire una buona adesione alla lente o lasciare residui sulla superficie della lente [1,2].
Nota essenziale: MAI USARE L’ACQUA DEL RUBINETTO. Vari studi hanno dimostrato una forte correlazione tra uso dell’acqua del rubinetto e lo sviluppo di cheratite da Acanthamoeba.
* Una soluzione oftalmica è isotonica se contiene la stessa concentrazione di soluto rispetto alle lacrime.
Bibliografia
1- Fadel, D. Scleral Lens Issues and Complications. Their Recognition, Etiology, and management. Dougmar Publishing Group, Ontario Canada 2020. Chapter 8, pp 261-276.
2- Fadel D, Toabe M. Scleral lens hygiene and care. J Cont Lens Sci. 2018;2;30–37.
3- Bates AK, Morris RJ, Stapleton F, Minassian DC, Dart JK. ‘Sterile’ corneal infiltrates in contact lens wearers. Eye (Lond). 1989;3:803–10.
4- Wiley L, Bridge DR, Wiley LA, Odom JV, Elliott T, Olson JC. Bacterial biofilm diversity in
contact lens-related disease: emerging role of Achromobacter, Stenotrophomonas, and Delftia. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2012;53:3896–905.
5- Wu Y, Willcox M, Stapleton F. The Effect of Contact Lens Hygiene Behavior on Lens Case Contamination. Optom Vis Sci. 2015;92:167–174.
6- Willcox MD. Solutions for care of silicone hydrogel lenses. Eye Contact Lens.
2013;39:24–8.
7- Cho P, Boost M. Rivers and mountains may change, human nature does not! (traditional Chinese saying). Cont Lens Anterior Eye. 2009;31:155–6.
8- Lupelli L. Il contenitore: il brutto anatraccolo della contattologica. LAC. 2010;12:3–6.
9- Lupelli L. Il perossido d’idrogeno nella manutenzione delle lenti a contatto. Lac. 2015;
17:17–21.
10- Dumbleton KA, Woods J, Woods CA, Fonn D. Compliance with current contact lens regimens. Optom Vis Sci. 2007;84:E-abstract 070087.
11- Menicon Pharma ref: ISO/CD 14729 stand-alone test.
12- Bacteriology Institute, Strasbourg Medical University; Menicon Co., Ltd./Microbiology and Immunology Department, University of Leicester UK.
13- Medical University Nancy MDT, reference: CEN/TC216/N 98, AFNOR NFT 72-180.
14- Willcox MD, Carnt N, Diec J, Naduvilath T, Evans V, Stapleton F, Iskandar S, Harmis N, de la Jara PL, Holden BA. Contact lens case contamination during daily wear of silicone hydrogels. Optom Vis Sci. 2010;87: 456–64.